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Anche l’Italia è al lavoro su un vaccino

In un momento davvero triste e buio per il nostro Paese, ecco che arriva una notizia che ci fa ben sperare in merito all’emergenza Coronavirus, anche l’Italia sta lavorando su un nuovo vaccino, addirittura in giornata sono stati pubblicati i dati relativi alla fase uno, oltretutto i risultati sono ottimi, al pari del vaccino Pfizer.
Gli scienziati hanno già annunciato che per la commercializzazione servono almeno altri sei mesi, dopo di che ReiThera sarà capace di produrre circa cento milioni di dosi all’anno.
Ottima notizia in particolare per l’Italia che avrà quindi una propria autonomia nel caso il farmaco verrebbe autorizzato.

Le prime iniezioni sono state fatte nel mese di agosto a circa 100 pazienti volontari, nessuna reazione avversa grave registrata, alcuni di loro hanno avuto una piccola infiammazione sul sito d’iniezione, alcuni qualche linea di febbre nei successivi due giorni, comunque inferiori a quelle di Moderna e Pfizer.
Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani in merito ha voluto precisare che l’immunità si acquisisce con una singola dose, dopo 4 settimane gli anticorpi raggiungono il picco per poi restare costanti, notizia che sarebbe preziosa per velocizzare le vaccinazioni sull’intero territorio.
Altra importante novità riguarda il trasporto e la conservazione, le fiale infatti devono stare ad una temperatura compresa tra i 2 e gli 8 gradi.

Parole d’orgoglio anche dal direttore dell’Aifa Nicola Magrini che in un primo momento si congratula con gli studiosi italiani ma immediatamente ricorda che dovrà essere valutato dai comitati scientifici del farmaco, quindi è presto per cantare vittoria.
Anche Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19 esprime parole di gratitudine verso il team italiano, sottolineando l’importanza di avere una corsia autonoma per l’approvvigionamento delle dosi, visto anche le difficoltà di trasporto e conservazione delle dosi Pfizer.
L’Italia tutta spera in ulteriori notizie positive.

 

 

 

 

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