Mantenere il cervello attivo e in salute? Ecco come fare

squerGli anni di pandemia e isolamento hanno tirato un duro colpo alla salute cerebrale.

L’Istituto Superiore di Sanità, ad esempio, ha portato alla luce quelle che sono state riconosciute, a tutti gli effetti, come le conseguenze psicologiche post pandemiche. In particolare, le donne sono state in particolar modo vittime della cosiddetta “Pandemia mentale”.

I risvolti, tuttavia, non si sono registrati solo a livello psichico e strettamente legato alla comparsa o all’acuirsi di disturbi preesistenti, ad andarci di mezzo sono state anche le funzioni più semplici che ogni giorno il nostro cervello è chiamato a ricoprire: funzioni esecutive, regolazione emotiva e cognizione sociale.

Alla luce di questo, la Scienza ci viene incontro proponendo una serie di attività e buone pratiche per riattivare le nostre capacità cognitive e, in alcuni casi, favorire la neurogenesi.

  1. Attenzione all’intestino

Strano ma vero, le ricerche condotte dagli scienziati negli ultimi anni hanno portato a credere che esista un legame strettissimo tra intestino e cervello. Mantenere sano l’uno, dunque, sembra essere la chiave per ringiovanire l’altro, e viceversa.

A sostegno di questa tesi è la produzione dell’ormone serotonina, che pare essere molto più prolifica all’interno dell’intestino (solo il 10% viene prodotto nel cervello).

La prima regola per mantenere attiva la mente, dunque, è seguire un’alimentazione corretta, preferibilmente a base prettamente vegetale, per favorire l’accumularsi di batteri intestinali “buoni”. La dieta, poi, dovrà essere variegata, ricca di grassi buoni (omega-3) e senza eccessi.

Parallelamente, è consigliabile andare a dormire prima delle 23.00, mantenere sotto controllo i livelli di stress e bere tanto.

  1. Fai movimento fisico

Si dice che svolgere attività fisica per più di 30 minuti al giorno aiuti il cervello con una maggiore ossigenazione. Muoversi è uno dei segreti non solo per evitare il declino cognitivo, ma anche per facilitare la neurogenesi, ossia la formazione di nuove cellule cerebrali. Non è necessario partecipare a una maratona o allenarsi per il Giro d’Italia, basta una camminata quotidiana a passo svelto per attivare il processo di mantenimento e/o ringiovanimento cerebrale.

Da scongiurare, invece, la sedentarietà, nemica assoluta dell’igiene mentale.

  1. Introduci nuove abitudini nella tua vita

I cambiamenti, spesso, possono spaventare. Tuttavia, inserire nuove abitudini all’interno della propria routine quotidiana o settimanale stimola le capacità di ragionamento e, dunque, le funzioni esecutive. La risposta all’invecchiamento del cervello risiede nell’abbandonare la propria comfort zone: imparare una nuova lingua, ballare seguendo una coreografica, praticare yoga o meditazione, sono tutti esempi di attività che impongono, a chi le svolge, una presenza mentale ragionata.

  1. Mantieni o riprendi le interazioni sociali

In un tempo in cui le distanze sociali sono state decisive per il declino cognitivo, mantenere o riprendere le interazioni è la chiave per risvegliare la cosiddetta cognizione sociale.

Condizioni fisiche come ipertensione, diabete o malattie cardiache potrebbero essere, secondo alcuni studi, correlati e favoriti dal senso di solitudine. Dopo esserci assicurati che la causa di tali malesseri non sia riscontrabile altrove, magari con il supporto di un’assicurazione sanitaria, coltivare le relazioni sociali è il passaggio necessario per riattivare alcuni neurotrasmettitori fondamentali e mantenere costantemente in attività le capacità critiche e di pensiero.

  1. Dormi di più

Che si sia giovani o più anziani, le ore di sonno medie di una persona non dovrebbero essere inferiori a 7 per notte.

Un ritmo circadiano scombussolato è considerato uno dei fattori di rischio per l’insorgenza della demenza senile. Non solo, dormire poco può gravare sull’alterazione della memoria e dell’attenzione, oltre che dell’umore.

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