Il vaccino Pfizer in viaggio verso l’Italia

Il 27 Dicembre in occasione del V-day, giorno in cui in tutta Europa partirà la campagna di vaccinazione contro il Coronavirus, l’Italia somministrerà le prime 9.750 fiale che domani saranno in partenza dal Belgio e dirette all’ospedale Spallanzani di Roma, che è stato scelto come hub centrale della nostra nazione.
Il tir contenente il vaccino arriverà giorno 26 Dicembre scortato dalle forze dell’ordine, consegnato poi ai militari dell’Esercito Italiano che provvederanno alla distribuzione, circa 20 dosi per ogni regione che le somministrerà a medici e operatori sanitari impiegati in prima linea.
L’Agenzia italiana per il farmaco ha elaborato 35 Faq per rispondere alla domande più frequenti dei cittadini.

Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 ha come scopo quello di prevenire la malattia da Covid-19 e verrà somministrato ai cittadini con età superiore o uguale a sedici anni, contiene una molecola di Rna che produrrà una proteina presente su SARS- CoV-2, verrà somministrata in due dosi differenti a circa 21 giorni di distanza una dall’altra sul muscolo deltoide del braccio.
La molecola di acido ribonucleico messaggero fa si che il vaccinato produca le proteine Spike che stimoleranno il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici.
La vaccinazione, inoltre, attiva anche le cellule T che preparano il sistema immunitario a rispondere a ulteriori esposizioni a SARS-CoV-2.

Gli studi su questo farmaco sono iniziati nella primavera scorsa, i tempi sono stati brevi rispetto alle precedenti sperimentazioni ma hanno coinvolto un numero enorme di persone, perciò lo studio è stato efficiente e assai sicuro.
Gli studi inoltre hanno dimostrato che con due dosi di vaccino possiamo impedire al paziente di sviluppare la malattia da Covid-19 al 95%.
La copertura vaccinale dovrebbe durare 9-10 mesi ma nulla in merito è stato ancora definito con certezza.
La vaccinazione sarà effettuata da medici e infermieri dei servizi vaccinali pubblici, i cittadini saranno invitati ad effettuare la vaccinazione in un ordine di priorità definito dal rischio per le persone di infettarsi e di sviluppare la malattia con conseguenze gravi.

 

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