Lanciano, un pugno di un 14 enne ha causato lo stato di coma

Pochi giorni fa, a Lanciano, un ragazzino di 18 anni era stato mandato in coma da 5 aggressori.
Oggi, dopo varie indagini, i Carabinieri del posto grazie ad alcuni video di sorveglianza hanno scoperto che a dare il pugno quasi fatale per il giovane è stato un ragazzino di soli 14 anni.
Il pugno secondo gli inquirenti avrebbe causato un’emorragia interna al seguito della quale è stato necessario un delicato intervento chirurgico per ridurre l’ematoma.
L’aggressione è avvenuta nella stazione Sangritana, dove la vittima stava aspettando un mezzo di trasporto con la fidanzata e, è stato aggredito dalla baby gang composta da 5 ragazzini. 

Il ragazzo vittima dell’aggressione è Giuseppe Pio D’Alfonso, 18 enne del posto che in precedenza non aveva mai avuto denunce o richiami per risse.
In 5 lo hanno malmenato e, come si legge dal resoconto dei Carabinieri locali, il pugno che lo ha mandato in ospedale in condizioni gravissime è stato sferrato da un 14 enne: “Nonostante la corporatura robusta, è un ragazzo che non ha ancora compiuto 14 anni. Con lui c’erano altri minorenni, due fratelli tra i quattordici e i quindici anni. Poi c’è un giovane di 18 anni e uno di 30, cugini degli altri“.

Al momento dell’aggressione il ragazzo si trovava con una coppia di fidanzati suoi amici in un posto in cui spesso i ragazzi si riuniscono per bere, stare insieme o a volte fare uso di stupefacenti.
Lo screzio era inizialmente solo verbale ma, probabilmente visto l’uso massiccio di alcool e droga, qualcuno della Baby Gang ha perso le staffe ed è iniziata l’aggressione.
Alla tragedia si è aggiunto anche un fatto che ha del surreale: un cugino degli aggressori, di trenta anni, chiamato sul posto per sedare la rissa, ha invece partecipato prendendo a calci Giuseppe, ormai a terra.

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