Napoli, catalizzatori rubati e stoccati per estrarne metalli preziosi.

La Polizia di Napoli ha disposto il sequestro penale di circa 150 catalizzatori in possesso di un ventunenne, presso un’abitazione collocata nei pressi del comune di Villa Literno. Il ragazzo sarebbe stato complice di attività illecite il cui profitto, in termini di guadagni economici è molto elevato, il valore della merce che è sotto sequestro e di cui si sta occupando la Polizia locale ammonta a circa 70.000,00 euro.

Diverse sono state le segnalazioni di questa ladreria, l’allarme sociale avvertito tra la popolazione tutta e soprattutto tra coloro che sono stati danneggiati direttamente per aver subito tale furto, costretti a rottamare i propri veicoli per l’ingente somma dei danni, ha fatto sì che la Polizia locale intraprendesse un’attenta inchiesta indagatoria indirizzata a ricercare ulteriori spazi di immagazzinamento illeciti di merce rubata e finalizzata a bloccare altresì procedure attraverso le quali, gli artefici di tale fenomeno, rendono possibile l’estrazione, dai catalizzatori, di metalli di prezzo. Le molte segnalazioni rivelano che spesso si utilizza la tecnica del ribaltamento del mezzo cosicché si possa facilmente e velocemente eseguire la recisione e la sottrazione del pezzo.

Durante le indagini, nel corso della mattinata del 6 Maggio, la Polizia stradale affiancata dalla Squadra di Polizia Giudiziaria del compartimento Polstrada di Napoli, è rinvenuta presso una delle fabbricazioni dove sono stati trovati 150 catalizzatori di vari modelli, anche di notevole preziosità. Ma qual è stata la scoperta degli investigatori? Sembrerebbe che alcuni metalli ottenuti mediante specifiche metodiche di estrazione, come il rodio, il platino e il palladio, avessero una estimazione molto elevata, molto più del valore dell’oro, per cui rivendendo il pezzo di ricambio si registra il guadagno di una somma ingente, che talvolta supera il valore economico dell’auto stessa: ad esempio, il catalizzatore di una Fiat Punto prima serie viene rivenduto anche a 400 euro. Ulteriori indagini sono in corso finalizzate a debellare ulteriori pericoli.

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