Figliuolo e la nuova gestione dell’emergenza Coronavirus

Il Covid-19 non vuole lasciare in pace il nostro Paese, anzi con l’arrivo delle varianti, in particolare quella inglese e brasiliana, la curva dei contagi sta ritornando a salire in maniera preoccupante, tanto che dal prossimo lunedì molte regioni italiane passeranno in zona rossa e arancione.
Il nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, il Generale dell’Esercito Italiano, Figliuolo, ha ben in mente un nuovo piano in modo da gestire nel migliore dei modi questa pandemia.
In mattinata Figliulo ha mostrato il piano durante la conferenza tra Stato e Regioni, nelle prossime ore ne discuterà con Draghi ed il Capo della Protezione Civile.

La strategia per arginare il Covid-19 verte principalmente sul rafforzamento dei centri vaccinali: come si è potuto ben vedere da altri Paesi, vedi l’Inghilterra e Israele, il vaccino è l’unica arma al momento che da ottimi risultati.
A proposito di vaccini, in Italia entro la fine del mese dovrebbero arrivare altre 7 milioni di dosi, sarà doveroso organizzare un piano di distribuzione forte e veloce, ed individuare nuovi punti di somministrazione.
Il Ministro Speranza per dare ulteriore slancio alla campagna vaccinale, proporrà di somministrare AstraZeneca anche agli over 65, visto il parere favorevole di EMA ed AIFA.

Il duo Figliuolo e Roberto Speranza , inoltre, hanno proposto di conservare un numero di dosi come fondo di solidarietà, ovvero somministrarle in quelle regioni dove l’aumento dei contagi e fuori controllo a causa della presenza massiccia delle varianti.
Il Presidente dell’ANCI , in videoconferenza sottolinea l’urgenza di reperire non solo altri luoghi di somministrazione, ma anche nuovo personale sanitario per aumentare il numero di somministrazioni, ed arrivare a circa 300 mila al giorno, come prefissato ad inizio pandemia.
Sembra che il nuovo commissario non abbia voglia di perdere tempo, nel giro di qualche settimana la macchina vaccinale italiana dovrebbe subire una rapida evoluzione, almeno è quello che sperano tutti gli italiani.

 

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