Sanità in Calabria, ora è davvero un caos

Abbiamo tutti ascoltato dalle televisioni che la regione Calabria purtroppo sta vivendo una profonda crisi sanitaria a causa del Corona Virus che ogni giorno infetta un numero abbastanza alto di calabresi costringendo qualcuno di loro al ricovero ospedaliero.
Come sappiamo la questione sanità calabrese è già da molti anni assai delicata, infatti vi è un commissariamento che gestisce la questione ospedali che purtroppo questa volta ha mostrato delle crepe.
A meno di ventiquattro ore dalla nomina di un terzo commissario, dopo le dimissioni di Saverio Cotticelli e Giuseppe Zuccatelli anche il professore Gaudio ha rinunciato all’incarico conferitogli dal consiglio dei ministri.

L’ex rettore della Sapienza giustifica la sua rinuncia mettendo in ballo delle questioni relative alla propria famiglia, sottolineando che la moglie non era intenzionata a trasferirsi a Catanzaro, in merito parla anche il fratello mettendo in chiaro che da parte del professore non vi è mai stato un Si certo.
Seppur il consiglio dei ministri aveva scelto la figura di Gaudio come commissario alla Sanità calabrese, molti erano scontenti, in particolare una folta schiera del Movimento Cinque Stelle in quanto il professore risulta essere indagato dalla Procura di Catania nell’ambito di un’inchiesta su presunte irregolarità su concorsi accademici .
Invece l’accostamento di Gino Strada era stato approvato da tutti.

Luigi Strada ricordiamo essere un grande medico e soprattutto il fondatore di Emergency un’associazione umanitaria internazionale per la riabilitazione delle vittime della guerra e delle mine antiuomo che ha fornito assistenza a ben sei milioni di persone in circa sedici Paesi diversi.
Nonostante il parere favorevole in primis del popolo calabrese e poi del Governo Centrale , Strada ha si dato ampia disponibilità ma non in collaborazione con Gaudio, il motivo di questa decisione risulta essere ancora sconosciuto.
I calabresi sperano che in questi giorni il Consiglio dei Ministri si esponga e pronunci il nome di un nuovo commissario, sperando che sia la volta buona

 

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