Salvini a Torre del Greco, contestazioni e lancio di pomodori

Al contrario da quanto successo negli ultimi anni, le apparizioni di Salvini al Sud non stanno avendo l’effetto sperato. 
E’ il caso di quanto successo oggi a Torre del Greco, in provincia di Napoli, dove, oltre alle varie contestazioni e proteste, il suo comizio è stato interrotto da lanci di pomodori e insulti.
La colpa, secondo le quasi mille persone accorse a protestare contro il leader dell’ex Lega Nord, è quella di aver insultato Napoli e i napoletani per anni, per poi cambiare idea nel momento in cui gli sarebbero serviti i voti. Come dimenticare infatti, ad esempio, gli “inni al Vesuvio” durante i raduni della Lega.

Il comizio si è tenuto, o meglio si sarebbe dovuto tenere, a ridosso del mercato la Piazzetta, al centro di Torre del Greco. 
Ma, dopo pochi minuti, centinaia di contestatori hanno sommerso di urla e fischi Matteo Salvini, fino ad arrivare al lancio di pomodori in segno di protesta.
Dopo meno di 5 minuti infatti, il leader leghista ha dovuto abbandonare il comizio ed è dovuto entrare in auto per dirigersi verso altri luoghi.
Non è la prima volta, negli ultimi mesi, che Salvini sia costretto ad interrompere un suo comizio per le forti proteste.

Ultimo esempio infatti quando in Sicilia non gli fu concesso nemmeno di arrivare al palco del comizio tanto era numerosa la folla protestante tra urla ( “Infame” “Venduto”) e proteste.
Ma non sembra finire qui: infatti in vista della sua presenza a Napoli  centro, per il comizio di chiusura della campagna elettorale, è già annunciata una mega protesta pacifica organizzata dal Movimento Antirazzista.
Dunque, dopo mesi di silenzio, il popolo del Sud sembra risvegliarsi nel suo orgoglio e cerca di non sottomettersi più a chi per anni li ha definiti inferiori ed inutili.

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