Tanto caos intorno al vaccino AstraZeneca

Nella serata di ieri alcuni Paesi membri dell’Unione Europea, tra cui anche l’Italia, hanno deciso di sospendere in via del tutto precauzionale la somministrazione del vaccino prodotto dall’azienda anglo-svedese, AstraZeneca.
La decisione è stata presa in seguito ad alcuni decessi in concomitanza con l’inoculazione del vaccino.
E’ opportuno precisare che, al momento, non vi è alcuna correlazione tra i decessi riportati e il vaccino, l’Aifa infatti ha sequestrato i lotti per cercare di capire meglio la situazione.
Stessa analoga decisione del nostro Paese è stata presa in Germania, Francia ,Spagna, Danimarca, Norvegia, Irlanda e Svezia.

L’Italia è forse l’unico Paese ad aver riposto tanta fiducia in questo tipo di vaccino, come ben si evince dagli accordi, all’Italia verranno consegnata 40 milioni di dosi AstraZeneca entro il mese di settembre, così che da raggiungere l’immunità di gregge, stabilita nel piano vaccinale.
L’Aifa per fortuna già nella giornata di ieri ha sottolineato la sicurezza del vaccino, invitando tutti a credere in maniera forte nella scienza e nella medicina, visto che i risultati hanno registrato più benefici che svantaggi.
A dar man forte alle regioni dell’AIFA ci sono i dati provenienti da altri Paesi quali il Regno Unito , qui sono stati somministrati 11 milioni di vaccini Astrazeneca, nello stesso tempo solo tre decessi , quindi non vuol dire che ci sia un nesso tra la morte e la fiala.

A scatenare la sospensione dei vaccini Astrazeneca è stata la Germania, qui su 1.6 milioni di dosi somministrate ci sono stati sette casi di trombosi cerebrale, tra questi purtroppo tre hanno condotto al decesso il mal capitato.
Invita alla calma il Presidente di AIFA, Giorgio Palu, sottolineando la mancanza di ulteriori dati sui decessi tedeschi, in quanto le tre donne morte potevano già avere, prima del vaccino, una predisposizione alla formazione di trombi.
Nel frattempo l’EMA nella giornata di giovedì, chiarirà la situazione.

 

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